Dimensione testo » A+ | A–

Masterplan del Carrione: interventi nel bacino montano. Pregi e criticità

Share
Print Friendly, PDF & Email

 

Masterplan del Carrione: interventi nel bacino montano. Pregi e criticità

 
Relazione di Legambiente all’incontro:
“Il Carrione non si sente responsabile”
organizzato da Carrara Assemblea Permanente
5 nov. 2016 (2° anniversario dell’alluvione)
 

   Scarica il pdf della presentazione (3,3 MB)

 

Sintesi

La prima parte della relazione evidenzia come le alluvioni di Carrara si generino nel bacino montano e richiedano pertanto di essere affrontate intervenendo sulla sua gestione, in particolare RALLENTANDO il deflusso delle acque.

Nei bacini marmiferi, i versanti di nuda roccia (privi di copertura forestale) e le elevate pendenze rendono invece molto veloce lo scorrimento delle acque. I ravaneti, grazie alla loro permeabilità e scabrezza, potrebbero rallentarlo, ma le grandi quantità di terre in essi contenute li rendono suscettibili a frane, le cui colate detritiche colmano gli alvei sottostanti accrescendo il rischio idraulico.

Occorre perciò smantellarli, ripulirli dalle terre e ricostruirli con le sole scaglie, rendendoli così simili a grandi spugne che –assorbendo le acque meteoriche e rilasciandole poi lentamente– attenuano i picchi di piena a valle (oltre ad evitare l’inquinamento delle sorgenti da marmettola). Affinché questo intervento non sia vanificato occorre inoltre emanare una prescrizione “cave pulite come uno specchio”.

Rallentato così il deflusso sui versanti (prima che le acque raggiungano i torrenti montani), resta da rallentarlo anche lungo il tragitto dai torrenti a Carrara.

Purtroppo le strade montane di fondo valle hanno ristretto (o, talora, interamente occupato) l’alveo dei torrenti, costringendo le acque a scorrere velocemente in un alveo canalizzato o addirittura sull’asfalto stradale. Per ridurre la loro velocità e il rischio alluvionale è pertanto necessario ripristinare gli alvei originari, smantellando queste strade e ricostruendole a quota più elevata.

In poche parole, permettendo una gestione scriteriata delle cave e dei ravaneti, canalizzando gli alvei montani e occupandoli con la viabilità, l’amministrazione comunale si è comportata come una vera e propria “fabbrica del rischio alluvionale”.

La seconda parte della relazione illustra la filosofia d’intervento dello studio Seminara (Univ. di Genova) che, nel bacino montano, oltre ad opere idrauliche (una galleria di bypass del centro storico e alcuni sbarramenti con luce di fondo per laminare le piene), raccomanda proprio gli interventi che Legambiente propone da anni: ripulitura dei ravaneti, pulizia nelle cave, spostamento delle strade di fondo valle, ripristino degli alvei montani. Sottolinea, anzi, che la realizzazione delle opere idrauliche richiede la preventiva attuazione di tali raccomandazioni.

Legambiente, considerato che l’amministrazione comunale ben difficilmente accetterà di capovolgere la politica territoriale finora caparbiamente perseguita, ritiene indispensabile attuare tali raccomandazioni attraverso la mobilitazione dei cittadini.

 

   Guarda o scarica il pdf della presentazione (3,3 MB)

 



Per saperne di più:

Sulle alluvioni locali:

Masterplan del Carrione: il sindaco rema contro?  (9/11/2016)

Gestire in sinergia cave, ambiente e rischio alluvionale (2° contributo alla VAS dei piani attuativi estrattivi)  (24/9/2016)

Piani attuativi dei bacini estrattivi: una proposta di buonsenso (quindi rivoluzionaria)  (10/8/2016)

 Studio idraulico del Carrione (Relazione Seminara, marzo 2016) (10 MB)

Carrione: rivedere i calcoli, intervenire sui ravaneti, ripristinare gli alvei soffocati da strade  (31/03/2016)

Terre di cava nei ravaneti. La strategia del sindaco: alle cave l’impunità, ai cittadini l’alluvione  (19/03/2016)

Fermare la fabbrica del rischio alluvionale. Salvare i ponti intervenendo su ravaneti e strade in alveo  (16/03/2016)

Come fermare la fabbrica del rischio alluvionale  (7/11/2015)

Come opera la fabbrica del rischio alluvionale (la bonifica dei ravaneti)  (24/10/2015)

Legambiente chiede l’avvio del contratto di Torrente del Carrione  (11/8/2015)

Carrione: le proposte di Legambiente per il piano di gestione del rischio alluvioni  (7/7/2015)

La maggioranza cerca le cause dell’alluvione? Si guardi allo specchio!  (28/1/2015)

Carrara: le alluvioni procurate. Come difenderci  (VIDEO, 15/12/2014)

Basta alluvioni: meno opere, miglior politica urbanistica  (15/11/2014)

Alluvione di Carrara: chiediamo scelte coraggiose (lettera a Rossi)  (12/11/2014)

 Scandalo Carrione: “Legambiente, inascoltata Cassandra” (Articolo di M. Imarisio sul Corriere della Sera, 6/11/2014)

Dopo l’alluvione: cambiare prospettiva  (6/11/2014)

Carrara: dopo l’alluvione serve un’idea sana di sviluppo (20/11/2012)

Esposto alla Procura: il Comune ha scelto di allagare Miseglia ad ogni pioggia (12/11/2012)

Alluvione nel basso Magra: vere e false soluzioni (VIDEO 28/1/2012)

Alluvione Lunigiana: cause e soluzioni (conferenza Sansoni) (VIDEO 10/12/2011) durata: 38′

Aulla, l’alluvione prevista da Legambiente (VIDEO 7/11/2011)

Terre nei ravaneti: rischio di frana e alluvione (VIDEO 22/11/2011)

Aspettando la prossima alluvione: gli interessi privati anteposti alla sicurezza (26/3/2007)

In attesa della prossima alluvione: porre ordine alle cave (15/3/2007)

Alluvione Carrara: analisi e proposte agli enti (11/10/2003)

  Carrione, sicurezza e riqualificazione: un binomio inscindibile (Conferenza su alluvione: Relazione di Giuseppe Sansoni, 11/10/2003: PDF, 3,2 MB)

  Fenomeni di instabilità sui ravaneti (Conferenza su alluvione: Relazione Giuseppe Bruschi, 11/10/2003: PDF, 1,1 MB)

  Cave, ravaneti, alluvione: che fare? (Conferenza su alluvione: Relazione Piero Sacchetti, 11/10/2003: PDF, 37 KB)

 

Share