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Ponti di Vara: altri due smaltimenti abusivi di terre di cava

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Al Sindaco di Carrara  Al  Resp. Dip. ARPAT Massa CarraraA  stampa, radio e TV locali

 

Oggetto: smaltimento abusivo terre e detriti presso Ponti di Vara

 

Facendo seguito alle nostre precedenti segnalazioni del 17/2/2009 e dell’1/4/2009, relative allo smaltimento abusivo di terre sulle scarpate delle vie d’arroccamento, rispettivamente per Pescina-Crestola e per Calacata-Piastriccioni, si segnalano oggi altri due smaltimenti abusivi.

 

Ravaneto cava Vara Alta

Il primo riguarda le terre scaricate dalla cava Vara Alta su una scarpata talmente ripida da far prevedere con assoluta sicurezza il loro pronto dilavamento da parte delle piogge.

Le foto 1-3 mostrano la scarpata ricoperta di terre e l’escavatore nell’atto di scaricarle. Le operazioni di scarico, fotografate il 27/5/2009 pomeriggio, sono proseguite per ore (sotto lo sguardo incuriosito di gruppi di turisti) e sono state riprese anche da operatori televisivi. La quantità di terre sulla scarpata, tuttavia, testimonia che esse erano già state scaricate in precedenza in grandi quantità.

Le foto 4-7, del 3 e 6 giugno, mostrano come nuove terre siano state scaricate sulla scarpata e come la modesta pioggia del 31 maggio ne abbia dilavato notevoli quantità. Mostrano inoltre gli enormi cumuli di terre presenti anche a valle dei Ponti di Vara, anch’essi soggetti al dilavamento meteorico.

La cartina e la foto 8 mostrano come, per la vicinanza e la quota, questi cumuli di terre rappresentino un serio rischio per le sorgenti del gruppo delle Canalie che, assieme a quelle del gruppo di Torano, alimentano l’acquedotto di tutta la città.

 

Via d’arroccamento Carpevola B-Valbona

Su questa via d’arroccamento avviene quotidianamente lo smaltimento abusivo di terre e scaglie, anch’esso ripreso da operatori televisivi e qui documentato nelle foto 9 (27 maggio) e 10 (3 giugno).

Le foto 11 e 12 mostrano le immense quantità di terre sulle scarpate e testimoniano che lo smaltimento abusivo è una pratica abituale che sta trasformando le nostre montagne in un’immensa discarica. Le foto 13 e 14 mostrano l’allestimento di una nuova area di colmata.

 

Conclusioni

Considerato anche il fatto che gli smaltimenti abusivi avvengono sfrontatamente sotto gli occhi di tutti, grazie alla carenza di controlli e alla compiacente tolleranza del Comune, per entrambi i casi segnalati si chiede:

  1. l’attivazione di accurate ispezioni;
  2. l’applicazione delle sanzioni;
  3. un’ordinanza di rimozione delle terre e dei detriti smaltiti sulle scarpate;
  4. il ritiro dell’autorizzazione per gli inadempienti e i recidivi.

Si ricorda che non risulta sia stata presa alcuna misura per gli smaltimenti abusivi segnalati nei mesi scorsi e richiamati in apertura.

Carrara, 7 giugno 2009
Legambiente Carrara

 

Foto 1. 27 maggio 2009: i ponti di Vara e, dietro, il ravaneto coperto di terre. Nel cerchio, l’escavatore sta scaricando altre terre. Le terre indicate dalla freccia 3, messe allo scoperto dall’erosione della copertura chiara, e quelle al piede del ravaneto (freccia 2) testimoniano che lo scarico di terre lungo la scarpata non è una pratica eccezionale, bensì abituale. Dopo pochi giorni anche l’area chiara indicata dalla freccia 1 sarà ricoperta di terre, come dimostra la foto 4. La retta tratteggiata serve da riferimento per il confronto con la foto 4, del 3 giugno.
Foto 2. Sequenza (A, B, C, D) delle fasi di scarico di terre lungo la scarpata.
Foto 3. Altra sequenza (A, B, C, D) delle fasi di scarico di terre lungo la scarpata.
Foto 4. 3 giugno: rispetto al 27 maggio sono state scaricate altre terre (ad es. l’area indicata dalla freccia 1 è ora ricoperta: confronta foto 1). Come perfettamente prevedibile, la pioggia del 31 maggio ha asportato parte della copertura in terra (freccia 2). La retta tratteggiata fornisce un riferimento per il confronto con la foto 1.
Foto 5. Al centro: 3 giugno. La modesta pioggia del 31 maggio (solo 7 mm) è stata sufficiente per innescare il distacco di un’ampia superficie della coltre di terra, dello spessore di circa mezzo metro (inserto A: si noti che la superficie d’erosione è piatta). Nell’inserto B (6 giugno), invece, la superficie d’erosione è concava: è bastata un’altra modesta pioggia (6 giugno: 8,6 mm) per accentuare l’erosione che, al centro, raggiunge lo spessore di alcuni metri.
Foto 6. 3 giugno: la panoramica mostra come tutta l’area, anche a valle dei Ponti di Vara, sia coperta da terre accumulate in bancate, soggette al dilavamento da parte delle piogge.
Foto 7. Prosecuzione dei cumuli della foto 6 (sullo sfondo il paese di Bedizzano). La dimensione dei cumuli può cogliersi (nell’inserto A) dalla proporzione con il camion. Dietro ai cumuli, nella posizione indicata dalla freccia, vi è un’ampia area di lavorazione di inerti, con vagliatura (inserto B): le scaglie sono caricate su camion e portate via; le terre non sono confinate in cassoni a tenuta, ma accumulate all’aperto, esposte agli agenti meteorici.
Foto 8. Sopra: il ravaneto Ponti di Vara (nell’ovale punteggiato 1) e l’area con i cumuli di terre della foto 7 (ovale 2) si trovano a breve distanza ed a quota superiore del gruppo di sorgenti delle Canalie (nell’ovale blu) che, assieme a quelle del gruppo di Torano, approvvigionano l’acquedotto di tutta la città. Queste sorgenti, un tempo immuni da intorbidamento (salvo eventi piovosi eccezionali), sono divenute via via sempre più suscettibili all’intorbidamento, anche per piogge di normale entità. La causa è certamente individuabile nei cumuli di terre e marmettola nei ravaneti, sulle scarpate delle vie d’arroccamento e sulle superfici di cava. Sotto: veduta satellitare della stessa area (Google Earth).
Foto 9. Via d’arroccamento per Carpevola B-Valbona, presso i Ponti di Vara. Una delle innumerevoli sequenze di scarico detriti sulla scarpata, ripresa il 27 maggio.
Foto 10. Un’altra sequenza di scarico detriti sulla scarpata, ripresa il 3 giugno.
Foto 11. Le ingenti quantità di terre presenti sulle scarpate della via d’arroccamento testimoniano come lo smaltimento abusivo sia una pratica abituale. Nel cerchio la ruspa in procinto di scaricare.
Foto 12. L’intera via d’arroccamento è un’immensa colata di terre.
Foto 13. Al piede della via d’arroccamento i camion (nel cerchio e nell’inserto) scaricano scaglie scure.
Foto 14. L’area di colmata con terre (1) e scaglie scure (2) al piede della via d’arroccamento. Il completamento del bastione in blocchi (3) consentirà di smaltire a tergo ingenti quantitativi di detriti. Nell’inserto un camion all’atto dello scarico. Così, giorno dopo giorno, le nostre montagne sono trasformate in un’immensa discarica.

 



Per saperne di più:

Sullo smaltimento abusivo delle terre:

Smaltimento terre di cava: per smuovere il Comune ci vuole il TG (29/11/2011)

Le polveri evitabili – 3. (quelle del sindaco) (VIDEO, 16/9/2010) durata: 18’ 05”

I bisonti del marmo: polveri a volontà (VIDEO, 15/4/2010) durata: 7’ 13”

Fanghi di cava gratis su Miseglia (VIDEO 28/12/2010) durata: 10′ 26″

Nubifragio: sorgenti torbide per lo smaltimento abusivo delle terre (11/7/2009)

Via d’arroccamento Calacata: ancora uno smaltimento abusivo di terre (1/4/2009)

Pulcinacchia: è bastata una pioggia per spazzare via le terre abusive e le rassicurazioni del sindaco (6/3/2009)

Cave, terre, detriti: ma è poi così difficile far rispettare le regole? (28/2/2009)

Via d’arroccamento Pulcinacchia: documentato lo smaltimento abusivo di terre (17/2/2009)


Sulla tolleranza del Comune verso lo smaltimento abusivo delle terre:

Il sindaco rassicura: lo smaltimento delle terre è monitorato. Infatti lo è, ma aumenta continuamente! (24/8/2009)

Pulcinacchia: smaltimento abusivo di terre. Il sindaco si precipita a scagionare i responsabili (20/2/2009)

Smaltimento abusivo di terre nelle cave. Il segretario generale Tonelli istiga al reato (16/2/2009)

Cave e terre: quando l’illegalità diventa diritto acquisito (col beneplacito del sindaco) (13/2/2009)

 


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