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Nubifragio: sorgenti torbide per lo smaltimento abusivo delle terre

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Sorgenti torbide per l’irresponsabilità del Comune

Col nubifragio di lunedì Carrara ha rischiato ancora una volta di rimanere senz’acqua: le sorgenti, infatti, divenute torbide, sono state escluse dalla rete.

La città non se n’è nemmeno accorta perché, grazie alla breve durata del nubifragio, ha potuto essere alimentata dalle riserve dei serbatoi.

Ancora una volta, comunque, è emersa la vulnerabilità delle sorgenti all’inquinamento e, quindi, l’irresponsabilità dell’amministrazione comunale che tollera, fingendo di non vederlo, lo smaltimento abusivo delle terre nei bacini marmiferi.

 

Vedere per credere

Alcune immagini possono aiutare a comprendere le conseguenze del lassismo del comune.

Partiamo da Pulcinacchia, dove da febbraio, a più riprese, abbiamo denunciato, documentandolo, lo smaltimento abusivo di terre (sulle vie d’arroccamento di Pescina-Crestola e di Calacata-Piastriccioni) e il sistema irresponsabile di scolo delle acque piovane, che sembra progettato apposta per far franare grandi quantità di terre e convogliarle proprio all’imbocco di cavità carsiche che alimentano le sorgenti.

Le foto 1-3 mostrano la veridicità delle nostre, fin troppo facili, previsioni.

 

Il sistema di scolo delle acque: vera “demenza progettuale”

E pensare che l’asfaltatura della via d’arroccamento, dotandola di canalette laterali, era stata prescritta proprio per convogliare lo scolo delle acque ed evitare il trascinamento di fanghi e detriti sulla strada comunale!

Ma a che servono le canalette, se poi si scavano appositamente solchi per dirottare le acque lungo le scarpate?

I risultati di questa vera e propria “demenza progettuale” sono visibili nelle foto 4-6: le canalette della via d’arroccamento sono rimaste asciutte, mentre le acque si sono incanalate lungo la strada, scavando un solco nell’asfalto, depositando detriti di marmo e inondando l’abitazione antistante all’imbocco della via d’arroccamento.

Gli abitanti sanno che possono ringraziare il comune, per non aver accolto il nostro invito di alcuni mesi fa ad ordinare alle cave lo scolo delle acque entro tubazioni.

 

Non caso isolato, ma sistema generalizzato

Ma siccome lo smaltimento abusivo di terre –grazie alla compiacente tolleranza del comune– è ormai generalizzato, conseguenze analoghe si sono verificate in tutti i bacini marmiferi.

Le foto 7-15 ne mostrano alcuni esempi: ravaneti e vie d’arroccamento franate, ingenti quantità di terre e detriti depositate sulle strade, fiumi con acque torbide; un bel problema per la città, ma anche un bel servizio gratuito di trasporto per chi smaltisce le terre illegalmente.

In conclusione: Carrara non è rimasta senz’acqua per miracolo, le nostre montagne (trasformate in un’enorme discarica di terre) franano, le strade sono invase da fango e detriti, noi paghiamo i danni e il comune … sta a guardare (foto 16-17).

Carrara, 11 luglio 2009
Legambiente Carrara

 

Foto 1. 7 luglio 2009: via d’arroccamento per Pescina-Crestola. Le acque, convogliate all’angolo di ogni tornante, sono smaltite lungo le scarpate nelle quali scavano profondi solchi (1 e 2), trascinando a valle ingenti quantità di terre.
Foto 2. 7 luglio 2009: via d’arroccamento per Pescina-Crestola. Alla fine, le acque cariche di terre sono riversate nel piazzale, proprio davanti a due grotte che alimentano le sorgenti di Torano. Negli inserti a destra, l’interno della grotta la cui apertura non è visibile perché coperta dalla cascata.
Foto 3. La cascata di fango (ormai in esaurimento) dopo 3 ore e mezza dalla fine del nubifragio. Altre venute d’acqua (1 e 2), infiltratesi nella via d’arroccamento, scavano il bastione dall’interno (già scalzato al piede: 3) minacciandone la stabilità.
Foto 4. Le canalette della via d’arroccamento sono asciutte (inserto), mentre le acque provenienti dalla cascata si riversano lungo la strada comunale, ove hanno scavato un profondo solco asportando l’asfalto davanti alla via d’arroccamento.
Foto 5. Durante il nubifragio le acque hanno invaso la casa antistante all’imbocco della via d’arroccamento. Nella foto, la camera da letto, ancora bagnata, dopo ore di pulizia. Nell’inserto, la casa.
Foto 6. Proseguendo lungo la strada –trasformatasi in un vero fiume– le acque hanno depositato detriti.
Foto 7. Ponte della Piastra invaso da spessi depositi di terre e marmettola.
Foto 8. Profonda frana nel ravaneto di M. Bettogli nel quale, con tutta evidenza, sono state smaltite illegalmente ingenti quantità di terre.
Foto 9. Frana sulla via d’arroccamento del M. Bettogli, evidentemente realizzata smaltendovi ingenti quantità di terre.
Foto 10. La frana del ravaneto di Piastra ha sepolto un escavatore.
Foto 11. Sede stradale a lato di Via Piastra “esplosa” per la pressione delle acque che la sottopassano.
Foto 12. L’aspetto di via Piastra la mattina dopo il nubifragio: fanghi e grossi detriti provenienti dalle frane dei ravaneti.
Foto 13. Un altro scorcio di via Piastra la mattina dopo il nubifragio.
Foto 14. Terre, smaltite illegalmente nei ravaneti, depositate sulla via Piastra la mattina dopo il nubifragio.
Foto 15. Carrione, ramo di Piastra, la mattina dopo il nubifragio. Le terre vengono portate al mare: un bel servizio gratuito per coloro che le smaltiscono illegalmente nei ravaneti.
Foto 16. Uno degli smaltimenti abusivi di terre da noi (inutilmente) segnalati al comune: cava Ponti di Vara.
Foto 17. Altro esempio di smaltimento abusivo di terre da noi segnalato al comune (via d’arroccamento per Pescina-Crestola). In questo caso, addirittura, il sindaco si è premurato di informarci che si trattava di regolari lavori di sistemazione della via d’arroccamento. Voi ci credereste?

 



Per saperne di più:

La vicenda della via d’arroccamento di Pulcinacchia, con i suoi errori progettuali, lo smaltimento abusivo di terre, il reiterato mancato rispetto delle ordinanze del sindaco e dell’ASL, la mancata applicazione delle sanzioni, è una testimonianza esemplare del Far West che regna alle cave e di come il Comune tolleri queste illegalità, fino a fornire ad esse un’esplicita copertura.

I documenti seguenti e le foto di cui sono corredati sono dedicati agli increduli.

Pulcinacchia: il sindaco non consegna la documentazione. Ecco il testo del ricorso al difensore civico (20/8/2009)

Sversamento terre a Pulcinacchia: la risposta (parziale) del Comune (7/8/2009)

Smaltimento abusivo di terre a Pulcinacchia. Ultimo sollecito al sindaco: dopo 5 mesi ancora non consegnata la documentazione (15/7/2009)

Grotte di Pulcinacchia: la via d’arroccamento è un pericolo incombente per le sorgenti (21/5/2009)

Richiesta documentazione su Pulcinacchia: sollecito al sindaco (12/5/2009)

Via d’arroccamento Pulcinacchia finalmente asfaltata: cosa resta da fare (27/3/2009)

Pulcinacchia: è bastata una pioggia per spazzare via le terre abusive e le rassicurazioni del sindaco (6/3/2009)

Pulcinacchia: smaltimento abusivo di terre. Il sindaco si precipita a scagionare i responsabili (20/2/2009)

Via d’arroccamento Pulcinacchia: documentato lo smaltimento abusivo di terre (17/2/2009)

Via d’arroccamento Pulcinacchia: fino a quando l’impunità? (18/12/2008)

Asfaltatura via d’arroccamento Pulcinacchia: basta proroghe alle cave inadempienti (3/12/2008)

Sullo smaltimento abusivo delle terre:

Smaltimento terre di cava: per smuovere il Comune ci vuole il TG (29/11/2011)

Le polveri evitabili – 3. (quelle del sindaco) (VIDEO, 16/9/2010) durata: 18’ 05”

I bisonti del marmo: polveri a volontà (VIDEO, 15/4/2010) durata: 7’ 13”

Fanghi di cava gratis su Miseglia (VIDEO 28/12/2010) durata: 10′ 26″

Via d’arroccamento Calacata: ancora uno smaltimento abusivo di terre (1/4/2009)

Pulcinacchia: è bastata una pioggia per spazzare via le terre abusive e le rassicurazioni del sindaco (6/3/2009)

Cave, terre, detriti: ma è poi così difficile far rispettare le regole? (28/2/2009)

Via d’arroccamento Pulcinacchia: documentato lo smaltimento abusivo di terre (17/2/2009)


Sulla tolleranza del Comune verso lo smaltimento abusivo delle terre:

Il sindaco rassicura: lo smaltimento delle terre è monitorato. Infatti lo è, ma aumenta continuamente! (24/8/2009)

Pulcinacchia: smaltimento abusivo di terre. Il sindaco si precipita a scagionare i responsabili (20/2/2009)

Smaltimento abusivo di terre nelle cave. Il segretario generale Tonelli istiga al reato (16/2/2009)

Cave e terre: quando l’illegalità diventa diritto acquisito (col beneplacito del sindaco) (13/2/2009)

Sulle problematiche tra cave e inquinamento delle sorgenti:

Cosa (non) si fa per la protezione delle sorgenti? (16/1/2010)

Gestire le cave rispettando l’ambiente e i cittadini: le proposte di Legambiente (11/1/2007)

A difesa delle sorgenti: occorre trasparenza e porre ordine alle cave (21/3/2006)

Come le cave inquinano le sorgenti (conferenza, illustrata) (17/3/2006)

Come le cave inquinano le sorgenti. Ecco le prove. Come evitarlo (Conferenza, relazione di Giuseppe Sansoni, 17/3/2006: PDF, 3,2 MB)

Conferenza Cave e inquinamento sorgenti       (17/3/2006) (pps: 11,2 MB)

Inquinamento delle sorgenti. Mancano i filtri? No, manca la prevenzione! (4/12/2005)

 Impatto ambientale dell’industria lapidea apuana (340 KB)

 


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