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Carrara, la città delle polveri, risulta senza polveri? Correggere le delibere regionali!

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Regione Toscana
Presidente Giunta, Enrico Rossi
Assessore all’ambiente, Anna Rita Bramerini
Dir. Gen. Politiche Territ., Ambientali, Mobilità, Mauro Grassi
 
Provincia di Massa Carrara
Assessore all’ambiente, Livio Grillotti
Dirigente Settore Ambiente, Teresa Zattera
 
ARPAT
Direttore Generale, Sonia Cantoni
Centro Regionale Tutela Qualità Aria, Marco Chini
Resp. Dip. Prov. Massa Carrara, Laura Balocchi
 
Comune di Carrara
Sindaco, Angelo Zubbani
Dirigente Settore Ambiente, Franco Fini
Ass. Ambiente, Roberto dell’Amico
Consiglieri comunali
 
Organi d’informazione

 

Oggetto: Richiesta di correzione delle DGRT n. 1025/2010 e 22/2011 per errore materiale (sottostima PM10 e sue conseguenze)

 

Breve quadro della situazione

A seguito della normativa comunitaria (Dir. 2008/50/CE), nazionale (D.Lgs. 155/2010) e regionale (LRT 9/2010, DGRT 1025/2010 e DGRT 22/2011) la situazione risultante per Carrara può essere così riassunta:

  • 1 stazione di misura della qualità dell’aria: Carrara-Colombarotto (urbana-fondo);
  • il Comune di Carrara è tenuto all’adozione del PAC per il solo NO2 (non per il PM10).

Comune e camionisti esultano, sostenendo che la nuova normativa impone la dismissione delle centraline di traffico. Il sindaco di Carrara esercita forti pressioni affinché la Provincia dismetta la centralina di traffico della Lugnola, al fine palese di rendere inapplicabile l’ordinanza comunale n. 13848 del 14/3/2007 che prevede una giornata di fermo dei camion del marmo dopo tre superamenti consecutivi del limite di legge per il PM10 registrati proprio dalla centralina della Lugnola.

L’ordinanza fu emanata dal sindaco precedente a seguito della grave e persistente situazione di polverosità lungo l’intero percorso dei camion del marmo e dell’esito delle analisi sul PM10 commissionate dal Comune che ha documentato sia la responsabilità dei camion del marmo (non per le emissioni gassose, ma per la loro sporcizia e la diffusione dal carico) che la pericolosità del PM10 di Carrara(1).

Si noti che l’ordinanza è tuttora in vigore (seppure fortemente “innocuizzata” dall’illegittima interpretazione del sindaco: si veda La beffa del sindaco) e che il sindaco –non essendo venuti meno i presupposti che l’hanno motivata– non intende ritirarla, preferendo “disapplicarla per forza maggiore” scaricando sulla Provincia la responsabilità della rimozione della centralina della Lugnola.

Di conseguenza, qualora fosse dismessa la centralina della Lugnola, Carrara si troverebbe senza alcuna tutela della salute rispetto al PM10, sebbene una notevole frazione della popolazione (lungo l’intero percorso dei camion, dai monti al mare) sia esposta ad una polverosità incredibile (per credere, si raccomanda vivamente il recentissimo breve video 2011 Odissea nelle polveri).

Su come la popolazione di Carrara sia martoriata da una politica attivamente rivolta a ridurre le misure di tutela della salute dalle polveri sottili si rimanda alla nostra dell’1/2/2011 e al video Le polveri evitabili-3 (quelle del sindaco).

 

L’errore materiale: la sottostima del PM10

Chiarita la situazione, veniamo alle competenze specifiche della Regione e dell’ARPAT.

L’intercalibrazione tra metodo ufficiale (gravimetrico) e rilevatore a raggi beta, concordata con il CRTQA dell’ARPAT ed effettuata sulla centralina di traffico della Lugnola nell’aprile 2009 dalla Project Automation su incarico della Provincia, ha rilevato una sottostima del 25% del PM10 (si veda il Documento ARPAT). Si noti che identica sottostima è stata accertata nel 2007 dall’università di Genova, dip. di Fisica (nell’ambito della perizia di CTU affidata dal tribunale di Carrara).

Si rammenta che, ancor prima di tale intercalibrazione e poi in seguito, abbiamo segnalato ufficialmente il problema di tale sottostima (che era già nota dalla letteratura scientifica), chiedendo la verifica e la correzione dei dati(2).

Va precisato che, sebbene l’intercalibrazione sia stata effettuata sulla centralina di traffico della Lugnola, con ogni probabilità essa interessa anche la centralina di fondo del Colombarotto, essendo dotata di identica strumentazione e collocata a soli 200 m di distanza.

Tale sottostima non solo non assicura il rispetto dei requisiti di qualità dei dati previsti dall’art. 17 del D.Lgs. 155/2010, ma comporta ricadute erronee di tipo normativo, gestionale e sanitario.

L’effetto congiunto della dismissione delle centralina della Lugnola e della sottostima del PM10 da parte della restante centralina del Colombarotto sarebbe paradossale: Carrara, pur martoriata dalle polveri sottili, resterebbe priva di tutela da esse a causa di un errore materiale.

 

Conseguenze della sottostima: errata individuazione delle situazioni a rischio di superamento dei valori limite

In breve, una situazione è definita a rischio se in almeno uno degli ultimi 5 anni si sono verificati più di 35 superamenti del valore limite giornaliero del PM10, eccetto il caso in cui vi sia un chiaro trend decrescente ed i superamenti non si siano verificati negli ultimi due anni.

Seguendo tali linee guida ed utilizzando il numero di superamenti annui del PM10 registrati dalla centralina del Colombarotto, l’ARPAT ha individuato il comune di Carrara “non a rischio” di superamento dei valori limite del PM10.

Tuttavia, alla luce della sottostima del PM10 operata dalla centralina, occorre verificare la correttezza di tale individuazione.

Tenuto conto che, data una sottostima del 25%, i valori corretti si ottengono aumentando del 33% quelli sottostimati(3), nella seguente tabella sono riportati sia i superamenti annui “ufficiali” che quelli “corretti” registrati dalla centralina di fondo del Colombarotto.

Tab. 1. Numero di superamenti annui del valore limite per il PM10 (50 µg/m3 come media giornaliera) registrati dalla centralina di fondo Carrara-Colombarotto. Superamenti “ufficiali”: tratti dai dati pubblicati dall’ARPAT; superamenti “corretti”: dati ottenuti moltiplicando ciascuna media giornaliera per 1,33.

 

È evidente che sulla base dei dati “ufficiali” Carrara è stata correttamente individuata come situazione NON a rischio di superamento del valore limite del PM10.

Tuttavia le cose cambiano radicalmente se si considerano i dati “corretti”. Sebbene il periodo di esercizio della centralina sia finora di poco più di tre anni e mezzo, il numero di superamenti annui ammessi (35) è stato superato per un anno (2008); ad esso è da aggiungere sicuramente anche il 2007 (con 34 superamenti nei 6 mesi dall’installazione); va inoltre considerato che nel 2009 il superamento del limite è stato sfiorato.

È vero che negli ultimi due anni il limite di 35 superamenti non è stato superato (ma è stato raggiunto nel 2009) e che dal 2007 al 2010 si nota un evidente trend decrescente, ma è altrettanto vero che questo trend si inverte chiaramente nel 2011 (ben 12 superamenti in neanche un mese e mezzo).

In conclusione la correttezza dell’individuazione di Carrara come situazione “non a rischio” di superamento per il PM10 è quantomeno molto dubbia e va verificata utilizzando dati rispondenti ai requisiti di qualità del D.Lgs. 155/2010 (metodo gravimetrico o altro purché equivalente).

A ciò si aggiungano le perplessità, già motivate nella nostra dell’1/2/2011, sulla rappresentatività attuale delle condizioni di “fondo urbano” della centralina del Colombarotto, rappresentatività che sarà raggiunta solo dopo l’apertura della strada dei marmi (prevista a fine anno).

Per comprendere la scarsa rappresentatività attuale della centralina del Colombarotto (che dovrebbe essere collocata in un’area di alcuni km2 con qualità dell’aria sufficientemente omogenea) basti pensare al numero di superamenti “corretti” del  limite del PM10 registrati dalla centralina della Lugnola, posta a soli 200 m di distanza: 159 nel 2007, 139 nel 2008, 113 nel 2009, 121 nel 2010 e 23 dal 1° gen. al 10 feb. 2011 (peraltro senza un chiaro trend decrescente).

 

Un errore tira l’altro

Un’importante conseguenza pratica di tale erronea o dubbia individuazione è che il comune di Carrara, ai sensi dei punti 9 e 10 della DGRT 1025/2010, è tenuto all’adozione del PAC nei confronti del solo NO2.

Perciò, non è tenuto ad inserire nel PAC (né quindi a mettere in atto in seguito) gli interventi contingibili e urgenti per contenere il rischio di superamento del valore limite del PM10.

Insomma, per la catena di effetti perversi di un errore materiale (la sottostima del PM10), la “città delle polveri” non sarebbe tenuta ad adottare alcuna misura di contenimento delle polveri sottili!

 

Cosa chiediamo

  1. Verifica tecnica che i valori di PM10 misurati dalla centralina Carrara-Colombarotto corrispondano a quelli forniti dal metodo gravimetrico (EN 12341); ciò sia per assicurare la rispondenza ai requisiti di legge, sia per dovere morale nei confronti dei cittadini di Carrara che, a causa di erronee valutazioni, subirebbero un danno alla salute.
  2. A seguito di tale verifica tecnica, ripercorrere (limitatamente a Carrara) la procedura di individuazione delle situazioni a rischio di superamento dei valori limite e, di conseguenza, dell’elenco dei Comuni tenuti all’adozione del PAC e delle misure in essi contenute (sia strutturali sia contingibili), apportando i relativi aggiornamenti alle DGRT 1025/2010 e 22/2011.
  3. Nella redazione dell’elenco degli interventi previsti dal PAC si tenga debito conto delle peculiarità di Carrara in cui, a differenza di tutte le altre aree urbane, la causa principale dei superamenti del PM10 non sono il traffico automobilistico e le combustioni, bensì la polverosità generata dai camion del marmo. Questo aspetto è molto importante e va attentamente considerato per la corretta individuazione sia degli interventi strutturali che di quelli contingibili e urgenti (come osservato nella nostra La Regione controlli il finto PAC di Carrara, nel precedente piano gli interventi previsti non agivano sulle principali fonti del PM10).
  4. Almeno nelle more delle verifiche indicate ai punti precedenti, si chiede il mantenimento in esercizio della centralina di traffico della Lugnola. La sua dismissione, infatti, toglierebbe la possibilità di applicare l’ordinanza sindacale n. 13848 del 14/3/2007 (giornata di fermo camion dopo 3 superamenti consecutivi del PM10) il che, unito alla dubbia affidabilità dei dati della centralina di fondo del Colombarotto (e alla sua scarsa rappresentatività attuale), avrebbe effetti perversi sulla tutela della salute della popolazione.
  5. Tuttavia, considerato che la centralina del Colombarotto sarà rappresentativa dell’area urbana di Carrara solo dopo l’apertura della strada dei marmi (che eviterà entrambi i percorsi urbani dei camion del marmo), si chiede che la centralina della Lugnola sia mantenuta in esercizio fino a tale data. Riteniamo pertanto che il Comune di Carrara, usufruendo del servizio, debba farsi carico dei costi di gestione (peraltro modesti) della centralina della Lugnola; in ogni caso, chiediamo alla Regione di assicurare il mantenimento in esercizio della centralina, anche facendosi interamente carico dei costi.
  6. Ferma restando la facoltà del sindaco di revocare l’ordinanza citata (dando adeguata motivazione del venir meno dei suoi presupposti ed assumendosene le responsabilità morali, politiche e penali), si chiede alla Regione e alla Provincia di non favorirne il “colpo di mano” (la dismissione della centralina della Lugnola) mirante a scaricare su di esse la responsabilità che, trattandosi di un’ordinanza sindacale, non può che restare interamente del sindaco.
  7. Qualora le nostre considerazioni siano ritenute poco rilevanti, si chiede a ciascuno dei destinatari istituzionali di dedicare pochi minuti alla visione del già citato video 2011 Odissea nelle polveri (che mostra la polverosità di questi giorni) e di interrogare poi la propria coscienza sulle decisioni da assumere.

Si chiede infine di essere cortesemente informati delle decisioni e iniziative assunte.

Distinti saluti

Carrara, 16 febbraio 2011
Legambiente Carrara

 


NOTE:

[1] Sulla responsabilità dei camion del marmo: la concentrazione di carbonato di calcio (14% nei giorni senza camion) aumenta fortemente nei giorni con camion (38%). Prove rigorose sono riportate in Le polveri sottili di Carrara: analisi statistica. Sulla pericolosità del PM10 di Carrara: esso è costituito per oltre il 90% da PM2,5 e presenta concentrazioni di IPA circa il triplo del valore obiettivo del D.M. 25/11/2004.

[2] Limitandoci ai soli documenti scritti, la nostra prima richiesta è del 25/9/2008, al forum di programmazione ARPAT; altre richieste formali sono del 27/1/2010 (all’ARPAT) e dell’1/2/2011 (a Regione, Provincia, ARPAT).

[3] Denominati M il valore misurato e V quello vero, nel caso che M sia sottostimato del 25% si ha:

M = V – 0,25 V            da cui:   M = 0,75 V             da cui:   V = M / 0,75 = M · 1,33

 



Per saperne di più:

Sulle possibili misure di riduzione delle polveri sottili, ostinatamente respinte dal sindaco:

Le polveri evitabili – 3. (quelle del sindaco) (VIDEO, 16/9/2010) durata: 18’ 05”

Le polveri evitabili – 2. L’impianto della vergogna (VIDEO, 25/8/2010) durata: 10’ 51”

Le polveri evitabili – 1. I camion del marmo (VIDEO, 25/4/2010) durata: 8’ 55”

I bisonti del marmo: polveri a volontà (VIDEO, 15/4/2010) durata: 7’ 13”

Sui trucchi del sindaco Zubbani per rendere innocua l’ordinanza (del suo predecessore Conti) sul fermo camion dopo 3 superamenti:

Gli scrupoli di coscienza del sindaco: come raggirare i cittadini, evitare i fermi camion e non sentirsi un verme? (24/1/2011)

Ordinanza fermo camion: la beffa del sindaco. Uscire dal Far West, ripristinare la legalità (15/5/2008)

Superstizione o trucco? Venerdì porta sfortuna (ai camionisti). Per tutti gli altri giorni li salva l’angelo Zubbani (29/9/2009)

L’intenso lavaggio stradale alla Lugnola: eccesso di zelo o tentativo di imbrogliare la centralina del PM10? (20/6/2007)

La politica del sindaco sulle polveri sottili è criticata con ironia in:

Assegnato al sindaco Zubbani il premio “Angelo dei camionisti” (31/12/2008)

Le ordinanze locali (sindaco e tribunale) relative a polveri sottili, camion e cave:

Caso polveri. Il giudice ha deciso: sconfitta l’arroganza del Comune (17/3/2011)

 Ordinanza Pulizia Camion e Cave n. 35457/2005.pdf (82 KB)

Processo polveri sottili: il testo dell’ordinanza del giudice Bartolini, le disposizioni impartite al comune (24/4/2008)

Polveri sottili, una sentenza storica. Sintesi ragionata (3/5/2008)

  Ordinanza fermo camion dopo 3 superamenti PM10 (n. 13848/2007) (98 KB)

Sulla responsabilità dei camion nella diffusione delle polveri sottili:

I camionisti condotti in un vicolo cieco dalle loro associazioni di categoria (12/2/2011)

Le polveri sottili di Carrara (PM10). ANALISI STATISTICA (23/12/2009)

Gli autotrasportatori si autoassolvono spacciando l’eccezione per la regola. Ecco perché sbagliano (20/1/2009)

Le proposte di Legambiente al consiglio comunale straordinario sulle polveri sottili (5/9/2008)

PM10: è evidente la responsabilità dei camion del marmo. Ecco le misure da prendere (30/3/2006)

Sul mancato rispetto dell’ordinanza comunale da parte dei camion, per omessi controlli della polizia municipale:

Alla polizia non piace l’ordinanza camion puliti (VIDEO) (VIDEO, 31/10/2011) durata: 20’ 39”

Camion con scaglie sporgenti: in un solo giorno 50 violazioni (come i camion multati in due anni e mezzo) (8/9/2011)

La querela a Legambiente: un passo falso che non giova alla polizia municipale (9/8/2011)

La polizia non controlla i camion? Ecco i nostri controlli fotografici (3/5/2011)

Incontro “giovani, sentinelle della legalità” sulle polveri sottili: l’intervento di Legambiente (28/3/2011)

Ecco i dati dei controlli sui camion del marmo. La polizia chiude gli occhi? (21/3/2011)

Lettera aperta alla comandante: la Polizia municipale non riconosce l’ordinanza comunale? (22/10/2010)

Polizia municipale: perché non dà il suo contributo a ridurre le polveri sottili? (19/10/2010)

Cassoni a tenuta. La polizia ammette: per 3 anni nessun controllo; adesso iniziamo (col sistema più inefficace e ingiusto) (20/3/2009)

Sulla sottostima del PM10 misurato dalle centraline:

Documento ARPAT: la sottostima del PM10 da parte delle centraline di Carrara (10/7/2009)

Le centraline sottostimano il PM10 del 25%: lettera all’ARPAT e alla Provincia (27/1/2010)

Polveri sottili: il direttore generale del Comune, Tonelli, dà lezioni sulla direttiva senza averla letta (24/9/2009)

Clamorosa conferma: il PM10 di Carrara è sottostimato del 25% (8/8/2009)

Le richieste di Legambiente al forum di programmazione dell’Arpat (25/9/2008)

Il quadro generale della situazione sulle polveri sottili è documentato in:

Le polveri sottili a Carrara: il quadro della situazione (documentazione per i consiglieri comunali) (26/5/2008)

Sulla presunta innocuità delle polveri sottili di Carrara:

Ecco le analisi delle polveri. Sorpresa: quelle di Carrara sono le più micidiali (20/3/2007)

Sulla presunta superiorità delle centraline da fondo:

Centraline di fondo e di traffico: c’è davvero differenza? (12/9/2008)

 


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