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Acqua torbida: ai cittadini il danno e la beffa? Rimborso nella bolletta!

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Ti do l’acqua torbida, ma devi pagarmela di più!

Anche ieri, come altre volte, dai rubinetti è uscita acqua opalescente giallastra. Il ripetersi di questi episodi suscita preoccupazioni per la salute e considerazioni non lusinghiere sullo stato della rete acquedottistica o sulla sua gestione.

Oggi, però, vogliamo richiamare l’atten­zione su un altro aspetto, marginale dal punto di vista economico, ma molto importante dal punto di vista del rispetto degli utenti.

Ogni volta che dal rubinetto esce acqua torbida, infatti, i cittadini sono costretti a farla scorrere molto a lungo, fino a quando non esce limpida. Ciò comporta un consumo notevolmente superiore a quello dei giorni normali, consumo che viene regolarmente addebitato nella bolletta.

 

Il danno e la beffa? No: rimborsare la bolletta!

Così ad ogni disservizio, gli utenti subiscono il danno e la beffa: il gestore del servizio idrico integrato, anziché chiedere loro scusa per i rischi sanitari e i disagi arrecati, addebita loro nella bolletta il maggior consumo al quale lui stesso li costringe!

Noi crediamo che questo sia profondamente ingiusto, indice di un atteggiamento prevaricatore del gestore nei confronti dei cittadini.

Legambiente chiede perciò a GAIA che, per ogni episodio di disservizio, sia detratto dalla bolletta degli utenti almeno l’equivalente del consumo medio giornaliero, precisando sulla bolletta l’entità del consumo e della detrazione economica applicati.

Chiede inoltre al Sindaco di farsi interprete nei confronti di GAIA di questa richiesta e, più in generale, della richiesta di un comportamento più rispettoso dei cittadini-utenti.

Carrara, 13 febbraio 2006
Legambiente Carrara

 


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