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Ordinanza a due cave che inquinano le sorgenti. Era ora! Bravo sindaco!

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Finalmente un’ordinanza a due cave, a protezione delle sorgenti

Legambiente esprime pieno apprezzamento al nuovo sindaco Zubbani che, con l’ordinanza sulle due cave (Crestola C e Ruggetta A) che provocavano intorbidamento delle sorgenti Gorgoglio e Pizzutello, segna una discontinuità con la passata amministrazione.

Già lo studio con traccianti (spore di licopodio colorate), effettuato dal Consorzio Pisa Ricerche e consegnato al Comune nel 2002, aveva rilevato connessioni idrogeologiche sicure tra la cava Crestola C e la sorgente Pizzutello; la cava Ruggetta A non era stata studiata, ma anche la vicina Ruggetta B risultava inquinare la sorgente Pizzutello.

 

La reazione dell’imprenditore: arrogante e miope

Le proteste dell’im­prenditore Borghini testimoniano dunque solo la sua colpevole indifferenza, protratta per anni, verso l’inquinamento delle sorgenti.

Le minacce del ricorso alla cassa integrazione seguono la vecchia e miope logica del ricatto occupazionale; gli imprenditori più lungimiranti, infatti, sono consapevoli da tempo che la vera strada per garantirsi continuità lavorativa, senza contraccolpi, è operare nel rispetto dell’ambiente.

 

La connessione tra cave e sorgenti era già dimostrata da una valanga di studi

L’uso di traccianti aveva dimostrato numerose altre connessioni: le cave Pratazzolo B e Calacata inquinavano la sorgente Carbonera; la cava Piastriccioni C inquinava le sorgenti Carbonera e Pizzutello; le cave Bettogli, Nera-Bettogli e Calocara C inquinavano le sorgenti Pero superiore e Ravenna; i torrenti Porcinacchia e Canale di Sponda inquinavano sia le sorgenti di Torano (Carbonera e Pizzutello) che quelle delle Canalie (Pero superiore e Ospedale 1).

In conclusione, gli studi dimostravano che i materiali dilavabili dalle piogge (marmettola, terre, idrocarburi) presenti sulle superfici di cava e nei ravaneti si infiltravano prima o poi in fessure del marmo (direttamente in cava, o lungo i versanti o i torrenti) andando a finire nelle sorgenti (anche in quelle situate in altri bacini, sottopassando le montagne).

 

Dal caso locale alla protezione generale: ci vuole un’ordinanza “cave pulite come uno specchio”

Basandosi su tali riscontri, come su altri di più lunga data (il rinvenimento nelle vasche delle sorgenti di depositi della sabbia silicea usata per il taglio col filo elicoidale), Legambiente chiede da molti anni (inascoltata) l’emanazione di un’ordinanza “cave pulite come uno specchio” che prescriva a tutte le cave di tenere pulite le superfici di cava (con spazzolatrici aspiranti).

L’ordinanza del sindaco, pur con alcuni limiti (interessando due sole cave), è un segnale significativo di una nuova sensibilità alla tutela dell’ambiente e delle risorse dei cittadini. Si tratta di un primo passo molto positivo che ci auguriamo preluda nel prossimo futuro a misure generalizzate volte finalmente a tutelare le nostre sorgenti.

Carrara, 21 giugno 2007
Legambiente Carrara

 



Per saperne di più:

Sulle problematiche tra cave e inquinamento delle sorgenti:

Cosa (non) si fa per la protezione delle sorgenti?  (16/1/2010)

Nubifragio: sorgenti torbide per lo smaltimento abusivo delle terre  (11/7/2009)

Gestire le cave rispettando l’ambiente e i cittadini: le proposte di Legambiente  (11/1/2007)

Assindustria protesta per l’ordinanza alle due cave che inquinano le sorgenti. Ha ragione: l’ordinanza dovrebbe essere estesa a tutte le cave! (25/6/2007)

A difesa delle sorgenti: occorre trasparenza e porre ordine alle cave  (21/3/2006)

Come le cave inquinano le sorgenti (conferenza, illustrata)  (17/3/2006)

Come le cave inquinano le sorgenti. Ecco le prove. Come evitarlo (Conferenza, relazione di Giuseppe Sansoni, 17/3/2006: PDF, 3,2 MB)

Conferenza Cave e inquinamento sorgenti       (17/3/2006) (pps: 11,2 MB)

Inquinamento delle sorgenti. Mancano i filtri? No, manca la prevenzione!  (4/12/2005)

 


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