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Asfaltatura via d’arroccamento Pulcinacchia: basta proroghe alle cave inadempienti

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Al  Sindaco di Carrara
Angelo Zubbani

p.c. alla stampa locale

 

Oggetto:  Asfaltatura innesto alla viabilità ordinaria della via di arroccamento alle cave di Pulcinacchia (cave 13-Pescina A, 17-Ruggetta A, 58-Crestola C, 187-Ruggetta B)


Premesso che:

  • l’asfaltatura degli innesti alla viabilità ordinaria, di realizzarli e mantenerli in modo da evitare lo scolo delle acque e apporti di materiali sulla sede stradale sono obblighi prescritti già dal Codice della strada (art. 15, comma 8);
  • il protocollo d’intesa del 21 gennaio 2005 sottoscritto da Comuni, Provincia, industriali ed altri, prevedeva l’asfaltatura degli accessi delle vie di arroccamento fino alle cave (a partire dall’interconnessione tra strada pubblica e privata), da realizzarsi a carico delle aziende entro il 30 giugno 2005;
  • l’ordinanza comunale n. 35457 del 19 sett. 2005 ribadisce l’obbligo dei titolari di cava ad asfaltare l’accesso alle cave (a partire dall’interconnessione con la strada pubblica) e alla periodica pulitura e rimozione delle terre e polveri ivi depositatesi;


che tale obbligo è stato da lei ribadito in più occasioni:

  • il 18/3/2008 ha dichiarato al giudice «la disponibilità a farci carico dell’asfaltatura delle vie di cava»;
  • nel consiglio comunale del 28/5/2008 ha ricordato d’aver comunicato al giudice Bartolini, anche prima del verdetto, che sono in corso vari interventi, tra i quali «l’obbligo per i concessionari di asfaltare le strade di arroccamento» nonché «la decadenza delle concessioni per chi non ottempera»;
  • il 24/7/2008 ha dichiarato che alcune cave hanno già provveduto all’asfaltatura delle vie di arroccamento, altre si sono impegnate, 11 hanno già concertato con l’ASL le modalità di sistemazione delle strade, impegnandosi a farlo nel periodo delle ferie estive;
  • nel consiglio comunale straordinario del 9/9/2008, in merito alle 15 cave inadempienti, ha annunciato che sono già partite le revoche delle autorizzazioni e che, se non provvederanno all’asfaltatura entro 10 giorni, avrebbe provveduto il Comune (con spese a carico delle aziende); questa affermazione, sebbene non veritiera (nessuna revoca era partita), resta comunque una sua assunzione di impegno;


che con ordinanza sindacale 553/2008 del 4/9/2008:

  • lei concedeva 30 giorni di proroga (già trascorsi) alle cave in oggetto;
  • prescriveva loro l’inizio dei lavori entro 10 giorni;
  • avvisava le cave che, in caso di inadempienza, l’Amministrazione comunale avrebbe (a) sospeso cautelativamente l’autorizzazione dell’escavazione, (b) avviato il procedimento di decadenza dell’autorizzazione, (c) provveduto direttamente all’asfaltatura con oneri a carico delle cave, utilizzando le loro fidejussioni;

 

considerato che:

  • da tale ultimatum di 10 giorni sono già passati quasi due mesi, ma l’accesso alle cave di Pulcinacchia in oggetto è tuttora non asfaltato (foto 1);
  • a causa di tale inottemperanza, le intense piogge dei giorni scorsi hanno trascinato ingenti quantità di detriti dalla via di arroccamento, depositandoli poi sulla via Pulcinacchia, rendendo impraticabile il transito;
  • la transitabilità è stata ripristinata grazie ad una ruspa inviata dal Comune;
  • non si è provveduto, tuttavia, alla pulizia della strada da fanghi e detriti minuti;
  • per la mancata corretta regimazione, le acque di scolo della via di arroccamento si sono incanalate provocando un profondo solco d’erosione nella scarpata stradale (foto 2); ciò comporta il serio rischio di frana di un lembo della scarpata stradale sulla quale, a pochi metri di distanza, insiste una casa;

 

le chiediamo:

  • di porre fine alla perdurante illegalità che caratterizza il comparto marmifero;
  • di ripristinare il rispetto del codice della strada, dell’ordinanza comunale del 2005 e delle ordinanze da lei inviate alle cave in oggetto;
  • di rispettare gli impegni da lei assunti personalmente e promessi ripetutamente ai cittadini, sospendendo immediatamente in via cautelativa l’autorizzazione alle cave in oggetto (fino a che avranno completamente adempiuto all’ordinanza) e avviando il procedimento di decadenza dell’autorizzazione;
  • di adottare analogo provvedimento verso tutte le cave che non hanno ancora adempiuto all’obbligo dell’asfaltatura delle vie di arroccamento;
  • di addebitare alle cave in oggetto i costi sostenuti dal Comune per il ripristino della transitabilità di via Pulcinacchia, affinché non ricadano sui cittadini;
  • di provvedere ad una accurata pulizia di via Pulcinacchia, addebitandone i costi alle stesse cave;
  • di imporre alle stesse cave il consolidamento della sopra citata scarpata stradale a rischio di frana, onde evitare di far gravare sui cittadini il costo di danni provocati da cave inadempienti;
  • di non concedere alle cave in oggetto nemmeno un giorno di ulteriore dilazione, in quanto ciò lederebbe grandemente non solo la sua credibilità personale, ma anche quella delle istituzioni;

 

si sottolinea:

  • la cruciale importanza dell’immediata sospensione cautelativa dell’autorizzazione: un’eventuale deliberata lentezza della macchina comunale che la facesse coincidere con l’ordinaria sospensione delle attività delle cave per le ferie natalizie avrebbe, infatti, l’amaro sapore di una beffa.

Carrara, 3 dicembre 2008
Legambiente Carrara

 

Foto 1. L’accesso, non asfaltato, della via di arroccamento. Le frecce indicano il fango e il ghiaino ancora presente sulla strada asfaltata di Pulcinacchia che, ai sensi del codice della strada e delle ordinanze comunali, devono essere rimossi dalle cave.
Foto 2. Il profondo solco d’incisione (indotto dalla mancata regimazione delle acque di scolo della via di arroccamento) che mette a rischio di frana il lembo di scarpata stradale (linea tratteggiata) nel sottostante torrente Pulcinacchia.

 



Per saperne di più:

La vicenda della via d’arroccamento di Pulcinacchia, con i suoi errori progettuali, lo smaltimento abusivo di terre, il reiterato mancato rispetto delle ordinanze del sindaco e dell’ASL, la mancata applicazione delle sanzioni, è una testimonianza esemplare del Far West che regna alle cave e di come il Comune tolleri queste illegalità, fino a fornire ad esse un’esplicita copertura.

I documenti seguenti e le foto di cui sono corredati sono dedicati agli increduli.

Il sindaco copre lo smaltimento abusivo di terre. Legambiente si rivolge al difensore civico (20/8/2009)

Pulcinacchia: il sindaco non consegna la documentazione. Ecco il testo del ricorso al difensore civico (20/8/2009)

Sversamento terre a Pulcinacchia: la risposta (parziale) del Comune (7/8/2009)

Smaltimento abusivo di terre a Pulcinacchia. Ultimo sollecito al sindaco: dopo 5 mesi ancora non consegnata la documentazione (15/7/2009)

Nubifragio: sorgenti torbide per lo smaltimento abusivo delle terre (11/7/2009)

Grotte di Pulcinacchia: la via d’arroccamento è un pericolo incombente per le sorgenti (21/5/2009)

Richiesta documentazione su Pulcinacchia: sollecito al sindaco (12/5/2009)

Via d’arroccamento Pulcinacchia finalmente asfaltata: cosa resta da fare (27/3/2009)

Pulcinacchia: è bastata una pioggia per spazzare via le terre abusive e le rassicurazioni del sindaco (6/3/2009)

Pulcinacchia: smaltimento abusivo di terre. Il sindaco si precipita a scagionare i responsabili (20/2/2009)

Via d’arroccamento Pulcinacchia: documentato lo smaltimento abusivo di terre (17/2/2009)

Via d’arroccamento Pulcinacchia: fino a quando l’impunità? (18/12/2008)

 


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