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Strada d’emergenza in Villa Ceci: chiediamo garanzie

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In relazione alla realizzazione della “pista di cantiere” per consentire ai mezzi pesanti l’accesso alle segherie dell’area Villa Ceci partendo dal viale XX settembre in loc. Doganella si ricorda che:

  • la recente Legge Regionale n. 65 del 10 novembre 2014 (Norme per il governo del territorio) tutela il bene suolo e ne limita il consumo. In particolare tutte le aree agricole –compresa quindi quella di Villa Ceci– sono sottoposte al regime di tale norma;
  • uno dei principi della nuova legge è «la necessità di rendere effettivo il principio per il quale nuovi impegni di suolo sono ammessi solo se non sussistono possibilità di riuso degli insediamenti e delle infrastrutture esistenti con l’introduzione di meccanismi codificati volti a contrastare il consumo di nuovo suolo»;
  • altro principio della norma particolarmente calzante al territorio di Villa Ceci è «la necessità di assegnare un ruolo più significativo dell’attività agricola riconosciuta come attività economico-produttiva, nella funzione di rispetto e valorizzazione dell’ambiente accompagnate dalla contemporanea previsione di procedure semplificate»;

In particolare, rammentando che l’Art. 1 pone tra gli obiettivi la salvaguardia e la valorizzazione degli spazi agricoli periurbani e che l’Art. 68 assegna ai comuni il compito di assicurare la qualità del territorio rurale, promuovere l’attività agricola come attività economico-produttiva, valorizzare l’am­biente e il paesaggio rurale e perseguire il contenimento del consumo di suolo agricolo anche limitandone la frammentazione ad opera di interventi non agricoli, richiamiamo l’attenzione sull’Art. 97, particolarmente calzante alla strada in costruzione:

  • Art. 97 Poteri di deroga al piano strutturale e al piano operativo
  1. I poteri di deroga al piano strutturale e contestualmente, se necessario, al piano operativo, sono esercitabili esclusivamente per la realizzazione di interventi urgenti ammessi a finanziamento pubblico, finalizzati alla tutela della salute e dell’igiene pubblica, al recupero di condizioni di agibilità e accessibilità di infrastrutture e di edifici pubblici e privati, nonché alla salvaguardia dell’incolumità pubblica e privata, che si siano resi neces­sari in conseguenza di calamità naturali o catastrofi, o di eventi naturali o connessi con l’attività dell’uomo, rilevanti ai fini dell’attività di protezione civile.
  2. Quando sia necessario esercitare i poteri di deroga al solo piano operativo, essi sono esercitabili nel rispetto di tutte le seguenti condizioni:
    • a)      per interventi pubblici o di interesse pubblico da realizzarsi anche a cura dei privati, purché previsti in aree già destinate a funzioni pubbliche, o di interesse pubblico;
    • b)      purché si operi nei limiti fissati dalle leggi e con esclusivo riferimento ai parametri dimensionali dell’intervento concernenti altezze, superfici, volumi …;
    • c)       purché gli interventi in deroga non risultino in contrasto con il piano strutturale.

 

Conclusioni

Da tutto ciò se ne deduce che la nuova strada potrebbe essere realizzata, ma occorre che il Comune motivi in maniera rigorosa tale scelta. In particolare, il Comune dovrebbe precisare che la strada è un intervento d’emergenza, di carattere temporaneo e condizionato –passata l’emer­gen­za– all’immediato e scrupoloso ripristino delle condizioni dei terreni.

Chiediamo pertanto di rispondere pubblicamente alle seguenti domande:

  • se è stata rilasciata l’autorizzazione alla realizzazione della pista;
  • quali prescrizioni relative al ripristino sono state indicate: per esempio, si è avuta l’accortezza di prescrivere che la terra rimossa per la realizzazione del fondo stradale sia accumulata in loco, in modo da riutilizzarla per il ripristino?
  • quali misure di tutela sono state previste per l’attività agricola, il rispetto della rete scolante dei campi al fine di evitare ristagni idrici dannosi alle colture agricole, la corretta regimazione idrica, la tutela dell’ecosistema.

In mancanza di tali indicazioni l’eventuale autorizzazione è palesemente in contrasto con le finalità della nuova legge.

Carrara, 13 novembre 2014
Legambiente Carrara
 



Per saperne di più:

Sull’area di Villa Ceci:

Taglio del bosco di Villa Ceci: il Comune deve intervenire  (10/6/2013)

Taglio dei pini a Villa Ceci: come sbagliare anche operando bene  (7/2/2013)

Legambiente presenta un mare di osservazioni alla variante al Piano Strutturale (29/3/2010)

Cemento o Parco a Villa Ceci? Il sindaco gioca sulle parole? (25/10/2008)

Cemento in vista: per il candidato sindaco Zubbani il piano strutturale è solo “lacci e lacciuoli” (3/3/2007)

Sulle alluvioni locali:

Alluvione di Carrara: chiediamo scelte coraggiose (lettera a Rossi)  (12/11/2014)

Dopo l’alluvione: cambiare prospettiva  (6/11/2014)

Carrara: dopo l’alluvione serve un’idea sana di sviluppo (20/11/2012)

Esposto alla Procura: il Comune ha scelto di allagare Miseglia ad ogni pioggia (12/11/2012)

Interpellanza parlamentare: critiche ai lavori fluviali post alluvione sul Magra (3/7/2012)

Dopo l’alluvione: il Magra, scavato e “ripulito” è ora più pericoloso. Lettera-esposto di Legambiente (15/6/2012)

Alluvione nel basso Magra: vere e false soluzioni (VIDEO 28/1/2012)

Alluvione Lunigiana: cause e soluzioni (conferenza Sansoni) (VIDEO 10/12/2011) durata: 38′

Alluvione Lunigiana. Legambiente alle Regioni: basta alibi, stop al cemento (28/11/2011)

Aulla, l’alluvione prevista da Legambiente (VIDEO 7/11/2011)

Terre nei ravaneti: rischio di frana e alluvione (VIDEO 22/11/2011)

Aspettando la prossima alluvione: gli interessi privati anteposti alla sicurezza (26/3/2007)

In attesa della prossima alluvione: porre ordine alle cave (15/3/2007)

Alluvione Carrara: analisi e proposte agli enti (11/10/2003)

 Carrione, sicurezza e riqualificazione: un binomio inscindibile (Conferenza su alluvione: Relazione di Giuseppe Sansoni, 17/3/2006: PDF, 3,2 MB)

 Fenomeni di instabilità sui ravaneti (Conferenza su alluvione: Relazione Giuseppe Bruschi, 11/10/2003: PDF, 1,1 MB)

 Cave, ravaneti, alluvione: che fare? (Conferenza su alluvione: Relazione Piero Sacchetti, 11/10/2003: PDF, 37 KB)

 

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