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La risposta dell’ASL alle nostre proposte sulle polveri sottili

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N.d.r.: l’evidenziato e i sottotitoli sono della redazione

 

Prot. 11243                                                            Carrara, 30.8.2010

 

Oggetto : risposta alla vostra nota del 04 giugno 2010
 

Al Presidente di Legambiente

 

L’attività di igiene e sicurezza sul lavoro

Ringraziamo per il contributo da Voi fornito con la lettera citata in oggetto e ci scusiamo per il ritardo con cui rispondiamo, legato alla complessità della materia trattata e pertanto alla necessità di coinvolgere varie componenti della nostra organizzazione aziendale.

In premessa, a conferma del fatto che l’ASL è da sempre attiva in tutti gli ambiti possibili di intervento per giungere alla riduzione delle polveri, forniamo le seguenti precisazioni.

Tra l’ASL 1 e il Comune di Carrara è attiva una convenzione per l’adempimento degli obblighi relativi alla normativa di igiene e sicurezza del lavoro; tale convenzione prevede che l’U.O. Prevenzione e Protezione dai Rischi fornisca prestazioni, compresa l’assunzione da parte del Direttore della U.O. stessa dell’incarico di Responsabile del servizio di Prevenzione e Protezione del Comune di Carrara.

Nell’ambito delle attività previste dalla convenzione il Comune di Carrara ha chiesto un parere in merito alla fattibilità, dal punto di vista della vigente normativa di igiene e sicurezza del lavoro, della realizzazione di specifiche postazioni di lavoro per il lavaggio autocarri mediante lancio idropulitrice presso l’impianto di lavaggio autocarri di Torano.

A questa richiesta l’U.O. Prevenzione e Protezione dai Rischi ha dato riscontro mediante nota scritta nella quale si sono esaminate le problematiche correlate alla sicurezza e igiene del lavoro delle specifiche postazioni di lavoro.

 

L’attività sulle polveri sottili

L’U.F. di Igiene e Sanità Pubblica ha ben presente la problematica legata alla polverosità ambientale presente nel territorio ed ha condiviso con tutti i soggetti interessati, istituzionali e non (comitati, singoli cittadini) la discussione e la condivisione delle misure indicate nella nota.

Ricordiamo infatti che le stesse sono state oggetto del Protocollo d’intesa del gennaio 2005 tra enti Pubblici (tra cui l’ASL) e associazioni di categoria.

Le stesse misure sono poi state riproposte dall’UF ISP nel corso dei lavori di agenda 21 (azione n. 35- Riduzione inquinamento atmosferico da PM 10 connesso alle attività di prelievo, trasporto e lavorazione di materiale di cava).

In questi ultimi mesi ci siamo fatti promotori con ARPAT ed Amministrazione Provinciale dell’individuazione di misure a cui devono sottostare tutte le aziende per contenere le emissioni diffuse.

Gli interventi necessari a prevenire e/o contenere l’inquinamento atmosferico vengono regolarmente richiesti in tutti i casi in cui esprimiamo un parere (es. progettazione ed inizio attività di insediamenti produttivi, autorizzazione alle emissioni in atmosfera, autorizzazioni di impianti per trattamento rifiuti, valutazione di impatto ambientale, autorizzazione ambientale integrata ecc.).

 

La risposta ai quesiti di Legambiente: sentenze e ordinanze vanno rispettate

Proviamo a fornire il nostro parere sui molti quesiti posti.

E’ indubbio che le prescrizioni contenute nella sentenza del Tribunale vadano ottemperate e che le ordinanze del Sindaco non debbano essere disattese.

 

La polverosità è elevata. Lavare camion e fuoristrada e chiudere il cassone sono misure facili e di buonsenso

Inoltre non c’è dubbio che un camion e un fuoristrada lavati, un cassone contenente materiale che spolvera coperto, producano meno polvere di un mezzo polveroso e di un cassone aperto.

I 51 superamenti sono evidentemente decisamente superiori a quelli tollerabili per legge.

L’obbligo di inviare a valle camion puliti e un controllo su questo aspetto, il lavaggio delle ruote ai camion dei blocchi la chiusura dei cassoni che trasportano scaglie e il lavaggio dei mezzi fuoristrada prima dell’accesso alla città sono decisamente soluzioni di buon senso e facilmente praticabili.

II lavaggio dei camion sarebbe più opportuno effettuarlo successivamente a ogni viaggio che ha comportato il trasporto di materiale polveroso al piano, perché il lavaggio in cava comporterebbe la produzione di ulteriore fango. Il lavaggio non solo delle ruote ma anche dei camion che hanno trasportato materiale fangoso sarebbe certamente una soluzione auspicabile ma l’ASL ritiene, ed è sempre attiva in tal senso, che il materiale fangoso non debba essere trasportato anche perché presuppone una lavorazione in cava con pioggia che in molti casi può non rappresentare una condizione lavorativa sicura.

 

Situazione al monte e regimazione delle acque nelle strade montane

Relativamente al punto 9 sono riportate due fotografie di ravaneti e di un punto di prelievo detriti, da queste non si può naturalmente evincere che si tratti di “discariche abusive di immense quantità di marmettola e terre”. La marmettola è prodotta solo durante il taglio e le terre non sono in tutti i siti estrattivi.

Nella fotografia 29 è riportata la strada comunale dei Canaloni, è evidente dal notevole apporto solido, che è stata scattata dopo piogge consistenti e che la strada comunale diventa canale di scolo delle acque.

Una idonea regimazione delle acque a monte è possibile, l’ASL con Provvedimenti di sicurezza rispettati dalle Aziende ha modificato completamente la strada di arrocco di Fantiscritti ma l’assenza di regimazione nella strada Comunale fa si che si verifichi quanto da voi riportato in fotografia 30; è sufficiente accedere ai primi tornanti della strada di arroccamento per verificare la canalizzazione delle acque e le vasche per il rallentamento e il deposito del materiale solido.

Indubbiamente, in attesa dell’ultimazione della strada dei marmi che eliminerà le polveri derivanti dal transito dei camion in città, l’ASL continuerà con la consueta attività di segnalazione al Comune di scarichi non rispondenti a quanto approvato nei piani di coltivazione e di vigilanza per evitare l’utilizzo di terre per livellare strade di arrocco che, in particolare al bacino di Gioia, è purtroppo diffusa.

 

Invieremo relazioni periodiche sui controlli alle cave

Sperando di essere riusciti ad essere esaustivi si fa presente che abbiamo immediatamente posto in essere le iniziative connesse con le osservazioni sopra riportate e che intendiamo farVi pervenire, nel rispetto del ruolo sociale da Voi svolto, relazioni periodiche sulle iniziative che giornalmente l’ASL mette in campo per contrastare i fenomeni negativi connessi con l’attività estrattiva.

Distinti Saluti

Dipartimento della Prevenzione, Ing. Maura Pellegri
Direttore Generale dell’ASL 1, Dr. Antonio Delvino

 

 


Per saperne di più:

Leggi la nostra precedente richiesta all’ASL e il successivo comunicato stampa di divulgazione della risposta dell’ASL:

Come ridurre le polveri sottili? Legambiente chiede all’ASL di pronunciarsi (3/6/2010)

Polveri sottili: anche l’ASL condivide le proposte di Legambiente (11/9/2010)

 


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