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Appello alla Soprintendenza per evitare l’abbattimento dei ponti storici

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Al Soprintendente
per i Beni architettonici, il paesaggio e per il
patrimonio storico artistico e etnoantropologico
per le Province di Lucca e Massa Carrara
Palazzo Mansi, Via Galli Tassi, 43
55100 LUCCA

 

Carrara, 27.02.2008

 

Oggetto:  Appello per evitare l’abbattimento di due antichi ponti, come previsto dal Progetto di sistemazione idraulica del torrente Carrione, nel tratto del centro storico di  Carrara.

 

Preg.mo Sig. Soprintendente,

le scriventi associazioni hanno già espresso al Comune di Carrara le proprie forti preoccupazioni e il netto dissenso in ordine al previsto intervento di cui all’oggetto e, segnatamente, alla conclamata necessità della distruzione del Ponte della Bugia e del Ponticello di Groppoli da parte dei tecnici estensori del Progetto e dei responsabili del correlato procedimento di realizzazione.

Hanno chiesto altresì al Comune di soprassedere alla drastica e, a loro avviso, ingiustificata decisione di abbattere i detti due ponti, per dar modo di studiare e adottare soluzioni ingegneristiche alternative.

Hanno, infine, proposto un Progetto alternativo alla distruzione dei ponti, elaborato e brevettato a livello internazionale dall’Ing. Giovanni Giromella di Carrara, il quale è a completa disposizione per illustrarlo alla S.V.

Spiace, in proposito, dover riferire che detto progetto alternativo, esposto ed illustrato nei dettagli ai progettisti e ai responsabili dell’intervento dal medesimo Ing. Giromella, non è stato ritenuto idoneo allo scopo.

Le scriventi associazioni, con la presente, rivolgono un sentito appello alla S.V. perché voglia verificare e –si spera– attestare la valenza «monumentale» dei due ponti in questione, i quali, a loro avviso, costituiscono segni pregevoli del passato e dell’identità comunitaria della città; sono degni, pertanto, di rispetto e di tutela conservativa e non possono certo essere misconosciuti quali importuni ostacoli al regolare deflusso del torrente Carrione… e ciò per non voler porre rimedio, in via politica ed amministrativa, alle cause reali del dissesto idrogeologico del territorio comunale, che sono al monte e sono da ascrivere all’insipiente, smisurato, predatorio prelievo dei materiali lapidei dai bacini marmiferi carraresi.
Si allega una parziale documentazione sul “caso”.

Si è certi della massima attenzione da parte della S.V. e si resta a completa disposizione per ogni eventuale utile contatto.
Con i migliori saluti

ITALIA NOSTRA, Sezione Apuo-Lunense
LEGAMBIENTE, circolo di Carrara

 



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