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Piazza d’Armi: un chiosco da rifare

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Piazza d’Armi: un discreto restauro

Ancora scarsa attenzione alle valenze del territorio, della città e dell’ambiente.

È infatti anche dalla non cura di aspetti di dettaglio che emergono la poca, e talora nulla, sensibilità per la tutela dell’ambiente e del paesaggio urbano e la scarsa attenzione per la migliore vivibilità degli spazi cittadini.

È questo il caso anche per gli ormai quasi ultimati lavori di restauro della piazza ex D’Armi (oggi Piazza Gramsci), in centro città, lavori che hanno suscitato in fase di progettazione lunghe discussioni e conseguenti polemiche, concluse con un’opera di discreto restauro della piazza nella sua più o meno originale configurazione ottocentesca.

 

Il nuovo chiosco: un pugno nell’occhio

In tale restauro, tuttavia, stona, come elemento assolutamente incongruo, vero pugno nell’occhio ed intralcio a chi vuole godere della piazza, la nuova struttura destinata a bar, in sostituzione dell’esistente chiosco, accanto alla facciata laterale dell’edificio Cassa di Risparmio.

La nuova struttura, infatti, è molto più grande del piccolo chiosco preesistente; tant’è che, per collocarla, è stato eliminato uno degli ippocastani presenti simmetricamente sulle due ali della piazza, dove questa si innesta con Via Roma, e sono stati pesantemente potati (al limite della “capitozzatura”) i restanti alberi presenti a contorno della struttura.

Così il nuovo bar, per le dimensioni ingombranti e la fattezza di volume chiuso, incombe sul ricostituito spazio ottocentesco della piazza con le alberature e risulta occlusivo della prospettiva della piazza verso lo storico palazzo della Cassa di Risparmio, del quale invade la bella facciata laterale, anch’essa restaurata di recente.

Il nuovo volume per bar/ristoro inoltre è costituito da una banale struttura in lega metallica leggera, prefabbricata, che imita malamente le antiche strutture in ferro battuto lavorato.

 

Un chiosco da rifare

Vogliamo pertanto sensibilizzare l’Amministrazione Comunale anche su questo aspetto, forse di dettaglio nel panorama del territorio, ma non secondario per la migliore vivibilità e la migliore riuscita del restauro della storica piazza cittadina, chiedendo una revisione dei lavori, peraltro non ancora conclusi, con la rimozione della struttura oggi collocata e la realizzazione di una struttura aperta, in stile, di minor impatto ed ingombro, come previsto e promesso in sede di discussione del progetto.

Carrara, 6 aprile 2009
Legambiente Carrara

 



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