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Polveri sottili in tribunale: come dubitare della responsabilità dei camion del marmo?

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I funzionari del Comune in tribunale: non conosciamo il numero di camion, ma dubitiamo che sia loro la responsabilità delle polveri sottili

Nell’udienza in tribunale del 4 gennaio i funzionari del Comune sono stati interrogati sulle cause dei superamenti delle polveri sottili e sulle misure adottate per contrastarli.

La serietà e l’intensità dei controlli effettuati si possono immaginare tenendo conto che i funzionari hanno ammesso di non conoscere il numero giornaliero di camion autorizzati e tanto meno il numero effettivo di passaggi.

Il dirigente del settore ambiente, Franco Fini, arrampicandosi sugli specchi, ha messo in dubbio che la responsabilità dei superamenti sia dei camion, portando come “prova” il superamento verificatosi 28 dicembre 2006 e il 1° gennaio 2007, giorno senza camion. Ha poi informato che il Comune ha affidato alla Soc. Ambiente sc l’incarico di analizzare le polveri fini per accertarne l’origine.

 

Nel semestre freddo, col ristagno dell’aria, gli inquinanti non vengono allontanati: il PM10 diventa elevato

Ben vengano gli accertamenti, ma intanto forniamo al Comune (gratis e subito) la prova della responsabilità dei camion, utilizzando i dati rilevati dalla centralina della Lugnola (dati che servono proprio per essere esaminati, non per essere negati).

Dall’inizio dei rilevamenti alla Lugnola (1° ottobre 2005) al 31 dicembre 2006 sono passati 457 giorni; scartando 12 giorni di mancato funzionamento, abbiamo 445 giorni di misurazioni di PM10, i cui valori sono riportati nel grafico 1.

Graf. 1. Andamento del PM10 dal 1° ottobre 2005 al 31 dicembre 2006. È evidente la miglior qualità dell’aria nel semestre caldo (1° aprile-30 settembre 2006).

È evidente che nel semestre caldo (1° aprile-30 settembre 2006) la qualità dell’aria è stata nettamente migliore dei periodi freddi precedente e successivo.

Ciò non deve stupire in quanto è ben nota l’influenza delle condizioni atmosferiche sulla qualità dell’aria: questa peggiora quando le condizioni atmosferiche favoriscono il ristagno degli inquinanti in prossimità del suolo (condizioni di inversione termica), a causa di basse temperature al suolo e bassa circolazione atmosferica (alta pressione invernale).
Al contrario, quando le condizioni climatiche favoriscono la distribuzione verticale degli inquinanti (allontanandoli dal suolo), si registra una migliore qualità dell’aria.

 

Le prove della responsabilità dei camion? Basta guardare i dati delle centraline

Per esaminare meglio le informazioni fornite dalla centralina abbiamo quindi suddiviso l’intero periodo in tre sottoperiodi: 1-semestre freddo, 2-semestre caldo, 3-periodo freddo 2006 e, per ciascun periodo, abbiamo distinto i giorni con circolazione di camion da quelli senza camion (giorni festivi, ferie, periodi con ordinanza di divieto per camion, ecc.). I dati di sintesi sono riassunti nella tabella 1: in tutti i periodi e qualunque dato si prenda in considerazione, i giorni con camion (colonne grigie) sono nettamente peggiori di quelli senza (colonne bianche).

Tab. 1. Intero periodo 1° ottobre 2005 – 31 dicembre 2006 (a destra) e suoi sottoperiodi, distinti in giorni con e senza camion circolanti. Tutti i parametri mostrano una situazione migliore nei giorni senza camion.

 

Nei giorni con camion il PM10 raddoppia

Il grafico 2 mostra come, in ciascun periodo, le concentrazioni medie di PM10 siano nettamente più elevate (circa il doppio) nei giorni con camion.

Nei giorni senza camion la qualità media dell’aria risulta “buona” nell’intero periodo e nei due primi sottoperiodi, mentre diviene “accettabile” nel sottoperiodo ottobre-dicembre 2006.

Nei giorni con camion, invece, la qualità media dell’aria risulta “accettabile” nel semestre caldo e “scadente” in tutti gli altri periodi.

Graf. 2. Concentrazioni medie giornaliere del PM10.

 

11 superamenti nei giorni senza camion, 120 in quelli con camion

Se andiamo a vedere il numero di superamenti dei limiti di legge (grafico 3) vediamo che nell’intero periodo, nei giorni senza camion, si sono avuti solo 11 superamenti, contro i ben 120 (di cui 102 nel 2006) nei giorni con camion.

Graf. 3. Numero di superamenti del limite di legge (50 µg/m3) per il PM10 nei periodi considerati.

 

La percentuale di superamenti: schizza alle stelle nei giorni con camion

Anche il confronto tra le percentuali di superamenti nei giorni con e senza camion è talmente eloquente da non lasciar adito a dubbi (grafico 4).

Graf. 4. Percentuale di superamenti del limite di legge (50 µg/m3) per il PM10 nei periodi considerati.

 

Per i più esigenti: un test statistico

Per i più esigenti, che non si accontentassero delle evidenze visive fornite dai grafici, riportiamo nella tabella 2 i risultati dell’analisi statistica dei dati col test “t di Student” (per chi volesse controllare i calcoli riportiamo i dati di partenza nell’appendice).

Il risultato è di un’eloquenza inoppugnabile: nell’intero periodo ottobre 2005-dicembre 2006 la probabilità che i valori più elevati rilevati nei giorni con camion siano attribuibili al puro caso è talmente infinitesima che quasi non siamo in grado di descriverla: 0,08 per quadrilione (cioè 0,08 per milione di trilioni o, in altre parole, 8 su 1 seguito da 26 zeri!).

 

Tab. 2. Test t di Student: confronto dei valori di PM10 nei giorni con camion e in quelli senza camion, per l’intero periodo 1° ottobre 2005 – 31 dicembre 2006 (a destra) e per i suoi sottoperiodi. Le probabilità che le differenze osservate siano attribuibili al puro caso sono infinitesime.
Nota: un bilione equivale a 1 seguito da 12 zeri (1000 miliardi); un trilione è un milione di bilioni; un quadrilione è un milione di trilioni.

 

Mettere in dubbio la responsabilità dei camion: un tentativo dilatorio per non far nulla

La conclusione è sotto gli occhi di tutti: mettere in dubbio la responsabilità dei camion del marmo nel grave peggioramento della qualità dell’aria urbana e chiedere nuove analisi è solo un maldestro tentativo dilatorio, per rinviare il più possibile l’adozione di una seria regolamentazione del traffico pesante e delle cave.

Basterebbe infatti far rispettare il regolamento degli agri marmiferi (che consente l’esca­vazione esclusivamente per il marmo in blocchi), chiudendo le 48 cave che producono più dell’80% in detriti, per ridurre del 66,5% il numero di camion in città: con ogni probabilità basterebbe questa misura (che in realtà non è un optional, ma un obbligo di legge) per rendere nuovamente vivibile la città.

La cattiva qualità dell’aria di Carrara è dunque solo l’altra faccia dell’illegalità che governa la città.

Carrara, 8 gennaio 2007
Legambiente Carrara

 



Per saperne di più:

Sulla responsabilità dei camion nella diffusione delle polveri sottili:

Legambiente risponde alla lettera del camionista  (8/4/2011)

Lettera aperta di un camionista a Legambiente  (6/4/2011)

I camionisti condotti in un vicolo cieco dalle loro associazioni di categoria  (12/2/2011)

2011 Odissea nelle polveri  (VIDEO, 4/2/2011) durata: 7’ 55”

A una settimana dall’udienza in tribunale, Carrara è soffocata dalle polveri: grazie sindaco!  (4/2/2011)

Le polveri evitabili – 1. I camion del marmo  (VIDEO, 25/4/2010) durata: 8’ 55”

Le polveri sottili di Carrara (PM10). ANALISI STATISTICA  (23/12/2009)

Gli autotrasportatori si autoassolvono spacciando l’eccezione per la regola. Ecco perché sbagliano  (20/1/2009)

Le proposte di Legambiente al consiglio comunale straordinario sulle polveri sottili  (5/9/2008)

Le polveri sottili a Carrara: il quadro della situazione (documentazione per i consiglieri comunali)  (26/5/2008)

PM10: è evidente la responsabilità dei camion del marmo. Ecco le misure da prendere (30/3/2006)

Sulla pericolosità delle polveri sottili di Carrara:

Ecco le analisi delle polveri. Sorpresa: quelle di Carrara sono le più micidiali (20/3/2007)

 


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