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Waterfront e commissioni: serve più partecipazione

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I resoconti giornalistici della Commissione Consiliare LL.PP. del 4 settembre riportano la relazione del presidente Guadagni sulla “campagna di ascolto” della cittadinanza, avviata dal Comune con avviso pubblico, per acquisire osservazioni da inviare poi all’Autorità Portuale in vista della predisposizione degli atti di gara e della progettazione e realizzazione dei lavori del 3° lotto dell’Inter­faccia Porto-Città.

Legambiente ha aderito al percorso di ascolto inviando al Comune il proprio contributo, come hanno fatto altre associazioni, gruppi, movimenti, categorie e ordini professionali.

Ad un mese dalla consegna dei contributi, apprendiamo che il Comune raccoglierà i diversi contributi in un “dossier che sarà sottoposto nei prossimi giorni alla presidente della Port Authority, Roncallo”.

Crediamo che l’Amministrazione –opportunamente– potrebbe valorizzare il percorso di partecipazione:

  • pubblicando sul sito istituzionale i contributi pervenuti;
  • organizzando un incontro pubblico nel corso del quale:
    • consentire agli autori dei diversi contributi (associazioni, ordini o singoli cittadini) di presentarne sinteticamente il contenuto e le eventuali proposte integrative e/o alternative;
    • illustrare pubblicamente come il Comune intende far sintesi dei diversi apporti in modo da presentare all’Autorità Portuale una posizione condivisa e partecipata dalla città sui progetti del III lotto (e motivando le proposte non accolte).

Spiace apprendere dai giornali che, almeno al momento, non sarebbero queste le intenzioni della Giunta. Come spiace dover prendere atto che su un percorso “aperto” la Commissione Consiliare non abbia ritenuto opportuno invitare gli autori dei contributi.

Sempre sul tema del waterfront, non condividiamo l’entusiasmo espresso dall’assessore e dal presidente della Commissione LL.PP. per l’avvio della progettazione definitiva del I e II lotto. Infatti, rispetto alle soluzioni proposte dall’Autorità Portuale, avevamo già espresso le nostre perplessità e suggerito ipotesi alternative, altrettanto funzionali all’accesso allo scalo, ma meno impattanti e, anzi, volte a riqualificare la foce del Carrione e a ridurre il rischio alluvionale.

Riteniamo pertanto doveroso aprire una campagna d’ascolto anche su questi aspetti, particolarmente critici.

Sempre sul tema della partecipazione, ricordiamo che già nel febbraio scorso avevamo chiesto all’Amministrazione di favorire la presenza di cittadini e associazioni alle commissioni consiliari (dove si affrontano tematiche importanti per la comunità), aprendo una mailing list, alla quale i singoli cittadini o altri stake-holder (associazioni, categorie, organi di informazione) potessero iscriversi direttamente on line per ricevere le convocazioni delle commissioni. Non comprendiamo perché questa proposta, pur non comportando aggravi, non sia stata accolta.

Carrara, 6 settembre 2018
Legambiente Carrara
 



Per saperne di più:

Waterfront 3° lotto: riaprire il porto alla città  (31/7/2018)

Accordo Comune-Autorità portuale: serve trasparenza  (19/12/2017)

Un vero water-front: il “primo lotto” utile per la città!  (9/11/2017)

Dragaggio del porto e ripascimento: come si ripuliscono le sabbie inquinate (12/9/2015)

Piano Regolatore Portuale: sogni di grandezza e principio di realtà  (17/8/2015)

Dal processo partecipativo sul water front: una lezione di democrazia (19/7/2010)

Il percorso partecipativo sul water front promosso da AmareMarina: quale futuro per il fronte mare? (30/6/2010)

 

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